Apple si è trovata davanti a una a una commissione parlamentare statunitense a spiegare che
iPhone non registra né ascolta di nascosto le conversazioni che avvengono in sua presenza.
Atto dovuto, per carità, ma va ricordato che di tutti i possibili attentati alla privacy, quello microfonico è il meno probabile di tutti. Specialmente su iOS, dove una app deve chiedere forzatamente al proprietario il permesso di accedere al microfono, altrimenti non può nemmeno se vuole. Permesso che è sempre revocabile.
Sono finalmente a fare lavorativamente niente per qualche giorno e mi capita di leggere un servizio sul digital detox. L’opportunità di approfittare delle vacanze come occasione per spegnere tutto, uscire dalla rete e disintossicarsi. Suppongo da una intossicazione.
Questa è gente che sta davvero male e il digitale non c’entra.
In questi pochi giorni scatto qualche foto di più alle figlie, per inviarle – le foto – ai nonni. Che sono felici. Nelle congiunzioni astrali favorevoli ci sta anche un FaceTime, sempre i nonni, sempre le figlie, sempre persone felici.
Da qualche tempo il mio watch è problematico. Ha smesso di aggiornare il circolo interno delle attività (l’alzarsi in piedi durante il giorno) e molto spesso, anche se non sempre, non invia più notifiche.
Ho provato a reinstallare il sistema, senza successo, e sto cercando di capire se su Internet qualcuno ha una soluzione, ma non è il punto. Invece, proprio smanettando e smadonnando attorno alle app e alle impostazioni, ho iniziato a riflettere sulle peculiarità delle app per watch.
Sì, tu. Convinto di dover usare Office perché te lo impongono i clienti, l’ufficio, un parente, Giove e Venere in quadratura. Ansioso di pagare un abbonamento per creare documenti di scarsa qualità con un programma sovradimensionato e semiostile. Fissato con la conversione dei documenti Word che ti mandano, che per motivi misteriosi sono uguali a se stessi sulla tua scrivania solo se li apri con Word (sai che sulla mia, quando va malissimo malissimo, manca un font e per il resto sono completamente uguali, e non uso Word da vent’anni?). Che devi per forza avere le macro Visual Basic, anche se finora ti sono servite unicamente a pigliarti del malware.
Ho chiesto a Google se esistessero buoni lettori di feed Rss da usarsi nel Terminale e lui è stato generoso. Esiste ampia scelta e apparentemente di buona qualità.
Per il momento ho scelto
Newsbeuter, Obiettivo: non farmi rimpiangere Vienna e fornire utilità ragionevolmente paragonabile, con guadagno di spazio schermo e riduzione del carico di lavoro sul processore. Farò sapere.
Di questo periodo non avrei backup di sorta se non fosse possibile impostare un server Time Machine su un Mac in modo che gli altri Mac vedano in rete un disco di backup condiviso allo scopo.
Le istruzioni più puntuali e sintetiche mi sembrano
quelle di 512 Pixels e di mio aggiungo solo che sono davvero semplici. Un caso nel quale il vantaggio è clamorosamente superiore allo sforzo e in cui la sostanziale dismissione di macOS Server è tutt’altro che una penalizzazione.
Il sindaco Giuliani affrontò il risanamento di New York in base al principio della finestra rotta: se tolleri il piccolo degrado, sarà seguito da degrado sempre più grande. Devi intervenire. sul degrado usando tolleranza zero.
Ė la cosa cui ho pensato nel leggere che Epic Games
venderà Fortnite su Android senza passare da Play Store. Su iOS il gioco va che è una bomba e incassa ogni mese decine di milioni di dollari; su Android il trenta per cento dei proventi appare a Epic una tassa sproporzionata per il servizio offerto.
Fatto chiaro
in che direzioni lavora Apple per espandere la propria attività, capire quale sarà la prossima direzione è meno facile: le risposte possono essere numerose, per via di progetti paralleli, e variazioni improvvise possono portare alla cancellazione di un progetto, o alla sua prioritizzazione improvvisa.
Ci sono però gli indizi da cogliere. Prendiamo per esempio il fatto che il programma
Apple Heart Study condotto con l’università di Stanford chiuda, non per inefficacia o delusione ma perché è stato raggiunto un numero ottimale di partecipanti e d’ora in avanti l’attività riguarderà esclusivamente la raccolta dati. Sui forum di MacRumors appare
questa testimonianza:
La migliore celebrazione del trilione di valutazione di mercato di Apple è
quella di Bloomberg.
Il traguardo, per quanto
non sia veramente la prima volta, è di enorme portata simbolica e psicologica. Apple vale come il prodotto interno lordo dell’Indonesia e domani lo starnuto di un analista potrebbe certo cambiare la classifica, ma non l’impatto della notizia.
La parte importante è capire che cosa succederà da qui in avanti. Riguarda il pianeta, non Apple.
Devo riprendere un vecchio post sul
nuovo Think Different perché infastidisce e sorprende qualcuno la Apple che annuncia trionfante
nuovi progressi di fatturato nel settore servizi e pensa alla TV invece che pensare a iPhone (per le stesse persone, peraltro, prima pensava a iPhone e trascurava i Mac).
È che rispetto a venti anni fa, i tempi sono diversi e gli spazi pure. Apple, vedi sopra, lavorerà in direzioni dove ritiene di poter dare un contributo; lo farà su poche cose, spesso inevitabili anche se nessuno le ha chieste.