Da un po’ di tempo (sempre con poco tempo) pongo più attenzione alle forme più evolute di testo marcato come LaTeX e posso solo suggerire con entusiasmo, a chi deve ancora scoprirlo, la
versione 2 di Overleaf.
Overleaf è un eccezionale ambiente web per prendere confidenza con
LaTeX senza prendere impegni sul disco locale. E riconosce
Markdown, il che vuol dire essere produttivi da subito quando serve e prima di essere stati promossi alle elementari di LaTeX.
La voce ufficiale, da fine aprile, è che sia
cessata la produzione di AirPort e Time Capsule, con gli ultimi pezzi in vendita fino al classico esaurimento scorte.
A fine agosto, tuttavia,
arriva un aggiornamento firmware per AirPort Express.
Nuovo software per un apparecchio abbandonato da quattro mesi.
Ogni tanto si legge dell’obsolecenza programmata e ora posso scaricare un firmware per la mia AirPort Express, che neanche ricordo quando ho acquistato da tanto è anziana.
Viaggi, rientri, ripartenze, guasti alla chiavetta ed esaurimento dei giga del piano B di connessione: nei ritardi di questi giorni c’è il sapore tipico della fine delle vacanze.
Parlando di lavoro che riprende, il 10 ottobre passerò da Roma per
partecipare a Freelancecamp, come da relativa breve intervista.
Il tema generale della mia prolusione sarà il lavoro nobile, ma scivolerò in fretta verso tematiche di scripting e automazione per quanto la composizione del pubblico lo renderà possibile. Qual è la prima cosa che dovrei presentare in tema di scripting, a una platea di liberi professionisti con specializzazioni spesso assai diverse da quelle tecnologiche? Ho in mente uno schema a tre livelli, calendarizzazione-automazione-programmazione, però devo ancora arrotondare gli angoli.
Detesto la mania di speculare sugli iPhone che saranno e che normalmente non sono come la speculazione voleva.
Faccio un’eccezione per ZDNet che immagina per gli iPhone del 2019 una banco di Ram non volatile in cui potrebbe trovare posto codice di machine learning sempre e istantaneamente disponibile, senza gravare sulla dotazione standard della macchina.
È la cosa più vicina a Siri offline che si possa oggi immaginare e sarebbe una aggiunta notevole alle possibilità di iPhone. Sarebbe anche solo l’inizio di ulteriori impieghi dell’intelligenza artificiale in un computer da tasca.
Ricevo da Flavio e con gratitudine pubblico. Niente da aggiungere.
§§§
##Certo, costano di meno
Selene è una ragazza giovane, intelligente, acuta. Laureanda all’università, ha sempre padroneggiato la tecnologia, tanto che in casa è il riferimento famigliare per i vari problemi informatici che possono affliggere le dotazioni domestiche.
Il suo smartphone è un
Huawei P20 Paro, avuto in regalo dal proprio fidanzato grazie anche agli imponenti sconti di cui beneficia l’apparato. Prima aveva un un Huawei G620S con Micro SD su cui salvava la messe di fotografie che le piace scattare e collezionare.
A memoria non ricordo di avere visto
dieci beta di una nuova versione di iOS come è accaduto per la versione 12 e potremmo non avere ancora finito, visto che c’è ancora tempo.
Tempo che giorno più giorno meno è invariante: il ciclo annuale di rinnovo significa che in sostanza ogni iOS sarà stato preparato per lo stesso tempo (ignoro volutamente questioni come le risorse dedicate, nell’assenza di dati certi, e presuppongo arbitrariamente che anche qui, nel lungo periodo, vi sia una sommaria equivalenza).
Doveva essere un post su Surface imposto a suon di soldi da Microsoft alla National Football League, con
risultati da commedia, e su iPad
liberamente adottato da squadre universitarie come South Carolina, con risultati positivi.
Nel seguire il link di MacDailyNews ho però scoperto che
il sito è inaccessibile, molto probabilmente perché il mio browser si collega dall’Europa e l’Europa ha fatto passare la normativa
Gdpr, la quale dovrebbe teoricamente tutelare la privacy e invece, come già la
tremenda legge italiana, non fa che moltiplicare la burocrazia, impennare il numero dei clic inutili su avvisi inutili e, come qui, perdere l’accesso a pagine gestite da persone che vogliono impiegare il proprio tempo amministrativo su questioni più serie.
Le procedure di emergenza dovrebbero essere insegnate a tutti, per poi però procedere veloci ed efficaci come un tempo era impossibile, grazie ai nuovi strumenti.
Illuminante questa
eulogia delle tavole delle probabilità oramai scomparse dai libri di testo, visto che i calcolatori sono oramai ubiqui.
La
discussione su Slashdot è interessante perché, fuori dalle nostalgie, si percepisce come insegnare il calcolo manuale e magari l’uso di strumenti come il regolo calcolatore possa avere un senso. Appunto, backup, esercizio mentale. Dopo, però, fuori il calcolatore da tasca. E avanti a imparare qualcosa di più.
Un rapido sondaggio: hai mai usato Torna al mio Mac?
Non l’ho mai usato; la necessità di configurare il router esterno costituiva una fatica superiore ai vantaggi e all’uso effettivo.
Ora la funzione
sparisce da macOS Mojave e in effetti, tra iCloud Drive e
Apple Remote Desktop, per trascurare le soluzioni indipendenti, sembra abbia fatto il suo tempo, uno nel quale era possibile trovarsi a voler accedere al proprio Mac da un altro Mac.
Se guardi la pubblicità, vedi che uno Huawei scatta foto più belle di quelle di un iPhone e costa pure meno.
Se leggi Ars Technica vedi che le foto sono state scattate
con una fotocamera professionale.
La qualità autentica dello smartphone, relativamente alla parte fotografica? Non si può vedere. Alla lettera, chiaro.