Il sindaco Giuliani affrontò il risanamento di New York in base al principio della finestra rotta: se tolleri il piccolo degrado, sarà seguito da degrado sempre più grande. Devi intervenire. sul degrado usando tolleranza zero.
Ė la cosa cui ho pensato nel leggere che Epic Games
venderà Fortnite su Android senza passare da Play Store. Su iOS il gioco va che è una bomba e incassa ogni mese decine di milioni di dollari; su Android il trenta per cento dei proventi appare a Epic una tassa sproporzionata per il servizio offerto.
Fatto chiaro
in che direzioni lavora Apple per espandere la propria attività, capire quale sarà la prossima direzione è meno facile: le risposte possono essere numerose, per via di progetti paralleli, e variazioni improvvise possono portare alla cancellazione di un progetto, o alla sua prioritizzazione improvvisa.
Ci sono però gli indizi da cogliere. Prendiamo per esempio il fatto che il programma
Apple Heart Study condotto con l’università di Stanford chiuda, non per inefficacia o delusione ma perché è stato raggiunto un numero ottimale di partecipanti e d’ora in avanti l’attività riguarderà esclusivamente la raccolta dati. Sui forum di MacRumors appare
questa testimonianza:
La migliore celebrazione del trilione di valutazione di mercato di Apple è
quella di Bloomberg.
Il traguardo, per quanto
non sia veramente la prima volta, è di enorme portata simbolica e psicologica. Apple vale come il prodotto interno lordo dell’Indonesia e domani lo starnuto di un analista potrebbe certo cambiare la classifica, ma non l’impatto della notizia.
La parte importante è capire che cosa succederà da qui in avanti. Riguarda il pianeta, non Apple.
Devo riprendere un vecchio post sul
nuovo Think Different perché infastidisce e sorprende qualcuno la Apple che annuncia trionfante
nuovi progressi di fatturato nel settore servizi e pensa alla TV invece che pensare a iPhone (per le stesse persone, peraltro, prima pensava a iPhone e trascurava i Mac).
È che rispetto a venti anni fa, i tempi sono diversi e gli spazi pure. Apple, vedi sopra, lavorerà in direzioni dove ritiene di poter dare un contributo; lo farà su poche cose, spesso inevitabili anche se nessuno le ha chieste.
Apple ha appena messo agli archivi
il miglior trimestre primaverile di sempre e naturalmente è spacciata perché, anno su anno, le vendite di Mac sono diminuite in unità del tredici percento.
Il trimestre che finisce in giugno è tradizionalmente quello dove si concentrano gli acquisti delle scuole, che vanno su Mac solo in minima parte. Più di questo, l’anno scorso durante Wwdc vennero annunciati nuovi MacBook Pro; quest’anno, nessuno.
Insomma, il dato sembra largamente spiegabile senza tirare in ballo le perdite di qualità e i problemi con le tastiere.
È comprensibile che diventi progressivamente più raro trovare buona aneddotica sulla grande storia di Steve Jobs e prodotti correlati.
Ogni tanto salta comunque fuori qualcosa come questa bella
storia di telefonate. A quanto pare, il primo contatto tra Apple e Intel sull’adozione dei processori di quest’ultima avvenne nascostamente da Steve, esattamente come ai tempi del primo Macintosh il team di lavoro aveva nascosto un ingegnere Sony nel loro palazzo, così che Jobs non lo trovasse e cacciasse via per segretezza. Il lettore di floppy nel primo Macintosh era una novità ed era Sony; la cosa giusta era avere un aiuto.
Il 10 ottobre sarò a Roma per tenere un intervento all’edizione locale di
Freelancecamp.
Il tema è il lavoro in mobilità e toccherò le questioni hardware solo marginalmente. Gli apparecchi mobili esistono seriamente da vent’anni, chiunque ha almeno un computer in tasca ed è più difficile stare fuori che dentro la rete.
Lato software è tutt’altra faccenda. Iniziamo sì e no adesso a capire come è veramente meglio strutturarsi per lavorare in mobilità. Che nella mia ottica significa due cose: lavorare in modo intercambiabile su qualsiasi apparecchio e dotarsi del software meno intrusivo e più leggero possibile.
Il lavoro di base
lo ha svolto Slashdot.
Gli sviluppatori di
Vlc, uno dei migliori lettori indipendenti e open source di audiovideo, hanno deciso di impedire l’installazione della loro applicazione su alcuni degli ultimi smartphone Huawei, segnatamente P8, P10 e P20.
Il motivo è che il loro software di bordo è, diciamo, appena fiscale nel concedere i permessi di funzionamento in background, allo scopo di economizzare batteria.
Per questo motivo molti che ascoltano audio in background con Vlc sui suddetti telefoni si ritrovano la app terminata senza preavviso; si arrabbiano con la app (mentre la colpa sarebbe del sistema operativo) e lasciano una recensione negativa di Vlc su Google Play Store, così danneggiando la reputazione del programma e scoraggiando altri utilizzatori dallo scaricarlo.
Ringrazio molto Andy perché mi ha fatto scoprire un
report interessante di Blancco sull’affidabilità dei computer da tasca. Il documento contiene vari punti interrogativi e ha bisogno di una lettura attenta, tuttavia sembra una realizzazione onesta con vari punti degni di nota. Per esempio, iPhone 6 e 6s sarebbero sensibilmente più propensi a guastarsi degli altri modelli; Samsung ha dati orribili rispetto ai concorrenti e però sta migliorando; eccetera.
Meglio non cercare coperture giornalistiche del report, tuttavia. Ci si imbatterebbe in un
articolo di Bgr che dal report, interessante proprio perché non fa di ogni erba un fascio, rabbercia fuori una patetica storia su un presunto mito della maggiore affidabilità di iPhone su Android che cadrebbe. Storia che ci può stare, se non fosse che il report parla di tutt’altre cose.
Non c’è niente da fare: i resoconti periodici di Backblaze sul funzionamento del loro esercito di dischi rigidi sono una delle letture regolari indispensabili su Internet.
Backblaze si è anche accorta che si tratta di un eccellente sistema per farsi pubblicità e guadagnare reputazione, per cui si impegna a rendere interessante anche nella trattazione numeri che già lo sarebbero per loro conto.
Questo trimestre il tema principale è il
confronto in affidabilità tra dischi consumer e dischi enterprise.