Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

26 dic 2018

Babbo digitale

Colgo l’occasione per ringraziare Babbo Natale, quest’anno veramente generoso su tutti i fronti. Limitatamente alla computer science ho avuto il gran piacere di ricevere Let Over Lambda, libro hard su Common Lisp che si propone nientemeno di spostare i confini di ciò che sappiamo sulla programmazione e in particolare su Common Lisp, visto attraverso le sue capacità di creare macroistruzioni.

È un testo vastamente superiore alle mie capacità di comprenderlo. Contemporaneamente so per esperienza che, con questo approccio, mi resterà certamente attaccato qualcosa di utile ben oltre le mie conoscenze attuali. Il massimo che posso sperare, quindi ottimo regalo.

25 dic 2018

Un giorno speciale

Credenti o no, è per forza un giorno speciale e auguro a ciascuno di viverlo in modo speciale, se possibile vicino a persone speciali.

Consiglio inoltre di destinare la seconda parte della giornata al gioco, una volta placata la tempesta parentale, quando il clamore si attenua.

In questo periodo nel mio entourage si portano bene Carcassonne e Battle of Polytopia. Roba semplice per partire ma grande complessità se si vuole esser bravi. Se qualcosa sembra difficile, va ricordato che si può anche giocare a turni. Chiaramente il novantanove percento dello spasso è sfidare parenti e amici.

12 dic 2018

Follie ad alta quota

Negli ultimi trenta giorni sono transitato dagli aeroporti di Milano (Malpensa e Orio al Serio), Monaco, Vienna, Varsavia, Cracovia e Katowice (due volte, uno scalo che fa sembrare Linate uno hub intercontinentale).

Non per fare quello che viaggia, ma per dire che ovunque ho trovato Wi-Fi immediato e di buona qualità. Solo a Monaco viene chiesta una registrazione, utile per chi passa frequentemente; altrove è tutto istantaneo. A Ostrava (Repubblica Ceca) abbiamo pranzato in una bettola dove la cameriera a momenti neanche parlava il ceco, ma ha saputo produrre all’istante un bigliettino con la password del Wi-Fi.

11 dic 2018

Cose che toccano il cuore

La quarta serie di watch contiene i famosi elettrodi per la funzione di elettrocardiogramma ed è appena stato divulgato il fatto che si può misurare il battito manualmente tenendo un dito appoggiato alla Digital Crown.

In questo modo, riferisce 9to5Mac che ripete l’informazione ufficiale di Apple, la lettura diventa più affidabile in quanto dai fotodiodi sul polso si passa ai sensori per l’elettrocardiogramma e la misura avviene ogni secondo invece che ogni cinque.

10 dic 2018

Ri-leggi il manuale

Agli amici che negli anni si sono lamentati dell’aumentata complessità dei Mac e dei sistemi Apple in generale, diversi da quelli senza manuale… devo ricordare che il manuale c’era.

Non che fosse come gli altri manuali in giro al tempo. Tuttavia Macintosh aveva il manuale d’uso e di conseguenza qualcuno che aveva bisogno di leggerlo.

Speciale, comunque. Un’occhiata alle foto e ai testi ricordati in questo articolo mostra che, già allora, le cose si facevano in modo diverso da quello della concorrenza.

9 dic 2018

iPad dietro le quinte

Dopo tutte le polemiche sulla presunta incapacità di iPad Pro di sostituire un computer, fa specie leggere uno sviluppatore di backend affermare soddisfatto di usare un iPad per il proprio lavoro.

Uno sviluppatore di backend (la parte del sistema con cui l’utilizzatore non interagisce), parole sue, è spesso il più vicino alla fonte dei problemi tecnici. Problemi di rete, di memoria, di hardware, di sistema operativo eccetera. Difficile non definirlo un professionista, complicato affermare che si limiti a consumare dati senza produrne.

8 dic 2018

Concorrenza autoimmune

Dopo avere tentato di condannarci tutti al monopolio di Explorer, Microsoft ci ha riprovato con una nuova ricetta, Edge, che però è arrivata fuori tempo massimo. Gli sviluppatori del web si preoccupano che le cose funzionino su Chrome, magari su Firefox, e del resto poco si curano. Safari è progenitore di Chrome, costruito su una base di codice parzialmente sovrapposta, e il più delle volte funziona.

Il browser Microsoft viene ignorato o trascurato, una variante di andarono per suonare.

7 dic 2018

Nuove sensazioni

Nuovo hardware e nuovo software dopo molto tempo e, così, nuove esperienze.

Su iPad Pro ho scaricato una app e, invece di dover digitare il lunghissimo ID Apple di ordinanza, ho schiacciato due volte il pulsante di accensione. Autenticazione facciale e via libera alla app, senza premere altro. Adesso il mio ID Apple mi sembra ancora più lungo di prima.

Come d’abitudine, ho installato macOS Mojave su un disco esterno, per i casi di emergenza. La manovra tuttavia richiede di entrare nella partizione di recupero e di abilitare Mac al boot con dischi esterni tramite una utility apposita. Altrimenti non si può fare.

6 dic 2018

Pensieri unici

Per più di due settimane ho lavorato esclusivamente con un iPad di sei anni fa, senza finestre multitasking e con una certa lentezza. Si può assolutamente fare, solo che non è sostenibile nel lungo periodo.

Ora ho un iPad Pro 12”9 con processore A12, con le finestre multitasking, ma anche un nuovo Mac mini. Avrei potuto fare a meno di quest’ultimo? Certamente. Anche nel lungo periodo? Sì.

Allora, perché hai preso un mini? Per preferenza personale. Capirei benissimo uno che decide di non prenderlo. O di prendere un MacBook Pro e fare a meno di un iPad. Il bello di quest’epoca è che è possibile scegliersi la configurazione preferita di lavoro. Tutte hanno pregi e difetti, tutte funzionano.

5 dic 2018

Doppio is peggio che quadruplo

L’ho già scritto, è un autunno di viaggi di lavoro e con il nuovo iPad Pro avevo bisogno, anche urgente, di connettori video Vga e Hdmi.

Continua a sfuggirmi il motivo per cui organizzazioni di ogni genere si rifiutino di collegare i videoproiettori e le Lim a un qualunque succedaneo di Apple TV: arrivi in aula, entri nel Wi-Fi, sei collegato. Invece no, ci vuole il cavo, e l’adattatore, e le canaline, e le multiprese, e se devono attaccarsi due macchine parte un balletto, staccalo di qui, attaccalo di là eccetera. Tutto questo sembra, apparentemente, più economico. Come al solito, ponendo a valore zero il tempo di chi deve domare la connessione.