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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

27 mar 2019

È cosa fai dopo

Se una Apple dà vita a una Card e il giorno dopo annuncia l’uscita di Swift 5, vuol dire che la carne al fuoco è tanta e che le iniziative sul fronte finanziario, marketing, servizi non sminuiscono quelle più puramente tecnologiche (Swift è il nuovo linguaggio di programmazione ufficiale di Apple).

Se una Unione Europea approva una direttiva copyright e il giorno dopo avere pasticciato con la distribuzione dei contenuti su Internet si mette a pasticciare persino con l’ora legale, significa che difficilmente – spentesi le lobby a obiettivo raggiunto – da quella assemblea potranno uscire cose non pasticciate.

26 mar 2019

Chi si distingue è bravo

Primissime impressioni a caldo dopo un evento come mai ce ne sono stati nella storia di Apple, dedicato alla presentazione di servizi, dalle notizie all’edicola, alle produzioni televisive all’abbonamento a giochi, fino addirittura a una… carta di credito associata a Pay.

Non c’è dubbio, il fuoco di sbarramento di quelli che non c’è innovazione, una volta i Mac li potevi smontare pezzo per pezzo, sarà ingente. È superata persino la battuta per cui Apple, dopo avere perso la dizione Computer nella ragione sociale, dovrebbe mettere entertainment. Neanche questo basta più a comprendere Card nel catalogo. Una azienda che si è distinta per l’integrazione tra software e hardware e adesso si preoccupa di distribuire la sua carta di credito? E aprire direttamente la banca, no?

24 mar 2019

Tendenza programmazione

Come percorso professionale tendo alla programmazione a partire dalla scrittura. Per questo una tastiera con layout italiano mi è essenziale.

Diverso se tendessi alla scrittura a partire dalla programmazione. Mi sarebbe più utile un layout americano e allora potrei guardare con più interesse a Keychron, una tastiera meccanica wireless retroilluminata in edizione compatta o estesa che nasce per Mac e iOS ma, se proprio uno è senza speranza, può essere adattata persino a Windows.

21 mar 2019

Notizie da poco

L’editoria e specialmente quella quotidiana deve ancora trovare un modo per esistere nella sua forma attualmente conosciuta nonostante Internet. È il motivo per il quale Apple pensa di offrire Apple News come canale di distribuzione che aiuti gli editori a monetizzare; è ugualmente la ragione per cui propone agli editori di dividere gli incassi a metà, 50/50.

Il New York Times ha fatto sapere che non gli passa neanche per l’anticamera del cervello, mentre il Wall Street Journal si sarebbe accordato. Al Times quasi non ne hanno bisogno; il loro obiettivo di fatturato digitale annuo è di ottocento milioni di dollari entro il 2020 e attualmente stanno a settecento milioni; possono farcela, così come potrebbero raggiungere l’obiettivo di dieci milioni di iscritti online a pagamento entro il 2025. Al Journal probabilmente pensano che peggio di così non possa andare e anche passare ad Apple metà dei ricavi potrebbe diventare interessante, dato che l’altra metà oggi come oggi manco la vedono, divorata da Google e Facebook.

16 mar 2019

Cuore di polso

È terminato lo studio congiunto di Apple e università di Stanford sull’individuazione con Apole Watch di irregolarità cardiache e specialmente fibrillazione atriale.

I risultati sono tecnicamente buoni ma è la cosa che interessa di meno. L’elemento che dovrebbe destare più sensazione è invece l’ampiezza della partecipazione, oltre quattrocentomila partecipanti. Non si era mai potuto allestire uno studio ugualmente controllato e di dimensioni analoghe.

Dei quattrocentomila, circa duemila hanno ricevuto notifiche di irregolarità nel battito e il consiglio di farsi visitare più accuratamente. In molte di queste situazioni, una visita successiva ha individuato fibrillazione atriale, una condizione pericolosa da monitorare.

11 mar 2019

In viaggio con Wi-Fi - la barra

Volo da Monterrey (Messico) a Houston (Texas), organizzato da United. Il Wi-Fi di bordo è dotazione di serie. È persino funzionante prima del decollo e mando alcuni messaggi con grande tranquillità.

Ci alziamo in volo e la connessione scompare, giustamente perché l’idea è che il servizio funzioni in quota. Raggiunta la quota, provo a caricare una pagina web. La barra di progressione si lancia con entusiasmo verso metà percorso e poi si ferma, per non dare più segni di vita sino all’atterraggio.

10 mar 2019

In viaggio con Wi-Fi - la piccolezza

Volo di qualche ora tra Stati Uniti e Messico; la connessione wireless a bordo viene molto pubblicizzata e c’è perfino una spia luminosa dedicata al Wi-Fi, come quella per il divieto di fumo o l’obbligo di allacciare le cinture.

Di più; ai tagli di banda a pagamento si aggiunge anche una promozione straordinaria per la sola messaggistica, disponibile gratis.

Tiro fuori iPad Pro, lancio iMessage e non funziona. Lo steward, interpellato, armeggia con disinvoltura nelle impostazioni dell’apparecchio, per farmi sapere che sarebbe meglio parlare con il supporto via chat.

9 mar 2019

In viaggio con Wi-Fi - la grande truffa

Tratta intercontinentale Parigi-Detroit e viene naturale collaudare il Wi-Fi di bordo. Anche perché, la sera precedente, i sistemi di Air France si erano rifiutati di effettuare il check-in online, restando irraggiungibili per alcune ore prima di concedersi. Pér una grande compagnia aerea si tratta di una situazione come minimo inusuale.

In sostanza, una truffa. Nominalmente abbiamo a disposizione tre opzioni di navigazione, cinque euro, dieci euro e venti euro, rispettivamente per venti megabyte, cento megabyte, duecento megabyte di dati. Provo ad acquistare il taglio inferiore, ma non c’è verso di effettuare l’acquisto. Il meglio che riesco a ottenere è un messaggio di momentanea indisponibilità. Un’oretta dopo riprovo senza esito, due ore più tardi uguale. Me ne disinteresso e lavoro offline per come posso.

8 mar 2019

Triplo multitasking

Due app su iPad Pro in modalità affiancata e lo sapevo. Mi scappa un dito che striscia da destra ed ecco apparire la terza app, in modalità galleggiante.

Già avere le app affiancate è un progresso sostanziale nella produttività con iPad. La terza finestra è meno determinante ma aggiunge possibilità ulteriori.

Inutile dire che, da questo punto vista il modello da 12"9, è scelta clamorosamente superiore. Mai avuto ripensamenti e questo è un colpo direi decisivo.

7 mar 2019

In viaggio con Wi-Fi

Passerò diversi giorni tra Stati Uniti e Messico e sono curioso soprattutto di verificare le condizioni dei Wi-Fi di bordo sugli aeromobili.

Sono passati i tempi quando dovevi spegnere spietatamente ogni apparecchio elettronico durante il decollo pena alluvioni e invasioni di cavallette. Apparentemente, gli aerei continuano a stare in aria nonostante la presenza di passeggeri che comunicano e, se disgraziatamente cadono, lo devono a fattori ben più importanti.

Sarà interessante.