Lo scriveva Giovannino Guareschi, ovviamente su tutt’altre altezze letterarie e, anzi, nella fattispecie poetiche.
Molti piani più in basso, mi accontento di parlare di come ogni tanto si possa legittimamente dubitare del proprio ecosistema: avrò scelto bene? Forse ho sottovalutato le alternative? Non avranno ragione quelli che dicono di spendere meno che tanto è uguale?
Soprattutto, ci sono quelli che dicono non è più come una volta. La qualità è diminuita, un mio amico si è lamentato, dicono che ha i difetti di produzione, non ascoltano i professionisti, mancal’innovazioneperchénonc’èpiùSteve.
Ogni tanto pare che chi sceglie Apple sia un tifoso fazioso, un convertito militante, un cretino asservito o uno zelota benestante.
Di solito arriva da qualcuno che legge siti di spazzatura; riguardante Apple, ma sempre spazzatura.
Per esempio, Macity riesce a dare di seconda mano la notizia della morte di Michael Spindler, amministratore delegato di Apple tra il 1993 e il 1996.
Attenzione: Spindler è scomparso un anno fa. E la notizia è di seconda mano.
Quello che ho riportato dalla rete sul nuovo iPad education lo ha ripreso anche Serenity Caldwell di iMore.
Solo che lei ha scritto, disegnato, montato, filmato e animato una recensione di quasi sette minuti, tutta sull’iPad in questione, con l’aiuto di una quindicina di app ampiamente disponibili al pubblico con spesa modica, quando non gratis. E, appunto, ripete:
Sì, iPad è più costoso di un Chromebook. Sì, ha molta strada da percorrere prima di essere lo strumento perfetto da usare in classe.
Cena fra dieci amici. È appena uscito il nuovo MacBook UltraPro.
Scenario uno: il MacBook UltraPro ha un difetto di produzione che affligge tutte le macchine.
Un amico: Ho comprato il MacBook UltraPro e ho preso una fregatura. Il discombobulatore positronico non funziona. Non compratelo!
L’amico ha reso un grande servizio agli altri.
Scenario due: il MacBook UltraPro ha un difetto di produzione che affligge una macchina su dieci.
Un amico: Ho comprato il MacBook UltraPro e ho preso una fregatura.
A seguito della
breve storia della nuvola è d’uopo rievocare il
discorso tenuto in occasione dei dieci anni di Amazon Web Services da Werner Vogels, responsabile dei servizi informatici.
Quanti degli undici trucchi di Federico Viticci per lavorare meglio con iPad conoscevi già?
Per esempio, l’Url unico delle email mi era completamente misconosciuto.
Assolutamente da leggere.
La parte interessante dell’
articolo di Matthew Panzarino su TechCrunch è meno l’arrivo del prossimo Mac Pro nel 2019, che il come arriverà.
Dave DeLong ha realizzato un post con
dodici iterazioni del concetto Se iPad fosse fatto per i ragazzi, con l’intento di dimostrare che non lo è, nonostante la pubblicistica di Apple.
All’inizio del digitale abbiamo perso tutta la raffinatezza tipografica sviluppata negli quattrocento anni precedenti. I vantaggi superavano d’altronde le rinunce.
Sillogismo: Apple preferisce controllare ogni anello della catena di produzione; Apple apre una fabbrica di microLed; ergo, Apple vuole produrre da sé i microLed che alla lunga sostituiranno gli Oled sugli schermi di iPhone, watch e magari altro.