Vai a fare sport come tutte le settimane e, con somma noncuranza, watch decide di aprirsi da solo.
Nessun colpo, nessun trauma, usura evidente invece del fissaggio dello schermo alla cassa.
Si tratta di un modello di prima generazione e non penso che in Apple Store lo ripareranno; sono curioso di vedere che mi offrono.
È colpa mia, che ancora leggo post e commenti su Facebook, dove mi tocca stare per lavoro e dove mi può capitare di sentire definire Swift linguaggio inutile ma trendy, come una moda del momento.
Per fortuna riesco anche a trovare articoli come quello di Dice, che in tre parole spiega come nel 2019 Swift abbia raggiunto alcuni traguardi importanti che lo rendono alternativa sempre più efficace a Objective-C.
Ci sono voluti cinque anni per arrivare ad avere una velocità di compilazione superiore o equivalente a quella di Objective-C, per esempio.
Marco Arment è stato molto critico di Apple negli ultimi anni ed è una persona di indubbia reputazione nella comunità. Il suo ultimo post si intitola Apple è in ascolto:
È difficile capire quando Apple sia in ascolto. Parlano in modo conciso, di rado e solo quando sono pronti, dicendo assolutamente nulla nel frattempo, persino quando tutti ci lamentiamo di una linea di prodotto come fosse in preda alle fiamme. Fanno grandi progressi, anche se sovente con rinunce ardite che mai annullano, per cui un silenzio prolungato dovuto al fatto che dobbiamo tenerci le cose come stanno è indistinguibile da un silenzio prolungato dovuto al fatto che la risposta non è ancora pronta.
Un esempio dei cambiamenti nel prossimo macOS controversi per zero motivi? L’adozione di zsh come shell preimpostata nel Terminale al posto di bash.
La modifica è praticamente di nessun conto: vale solo da Catalina in poi (e chi arriva da un sistema esistente manterrà bash); commutare la scelta su bash o altro è questione di un comando, come è sempre stato; gli script di shell scritti con la buona abitudine dello shebang (la sigla #!
Sono entusiasta degli annunci dell’ultima WWDC, ma questo non significa che siano tutti buoni. Una situazione che fa alzare il sopracciglio riguarda la futura esclusione di Python, Ruby e Perl dalla dotazione Unix standard di macOS.
Dr. Drang ha twittato la parte rilevante delle lunghissime note di Xcode beta linkate sopra, dando credito a Michael Tsai per essersene accorto prima di tutti.
La tesi di Dr. Drang è pessimista: vero che i linguaggi di scripting preinstallati da Apple sono sempre stati poco e male aggiornati, sono facilissimi da installare nella versione più evoluta e chiunque voglia farne uso consapevole lo fa responsabilmente, come parte attiva sapendo di non avere tutto pronto.
Continuo a leggere reazioni al keynote di inizio WWDC, comprese quelle al mio piccolo riassunto, meravigliato di come anche persone di intelligenza straordinaria prendano posizione in modo automatico quando si tratta di annunci Apple. C’è un lato positivo: quando tutti hanno una propria posizione su un tema, automatica o manuale, vuol dire che il tema tocca tutti. I temi che toccano tutti non sono moltissimi e significa che Apple ha un mind share, anche in questo caso, superiore alla concorrenza.
Finalmente sono riuscito a guardare il keynote della WWDC. Piccole note a riguardo.
tvOS. Apple ci crede molto e ne è prova l’avere presentato come primissima novità della mattina una propria serie TV. Vogliono farla diventare una vera piattaforma di intrattenimento televisivo, dall’home cinema fino ai videogiochi. La compatibilità con i controller di PlayStation e Xbox è significativa, in un’azienda che adotta i prodotti altrui sempre con una certa cautela (eufemismo).
All’unanimità, il premio per la funzione meno importante presentata nel keynote della WWDC è il supporto del mouse su iPad per aumentare l’accessibilità.
Ferma restando l’importanza dell’accessibilità per i disabili e ci mancherebbe, quanti scrivono finalmente come se ci fosse stata davvero una necessità fuori da situazioni speciali, suscitano perplessità.
Non potevo seguire la diretta e scrivo mentre deve ancora rendersi disponibile la differita. Però ho letto più che potevo e un mio conoscente ha scritto Best.WWDC.Ever. Devo ancora capire se sia vero; l’impressione è che molti annunci siano arrivati nel modo giusto al momento giusto.
In attesa di addentrarmi nei dettagli e sapere che cosa viene detto in questi giorni, mi piace un mondo l’esistenza di iPad OS; a ogni apparecchio il suo sistema operativo, fatto su misura.
Mancano pochissime ore a WWDC e mi aspetto da tempo cose interessanti sul fronte dell’automazione personale.
Campo dove, più leggi più ti si aprono davanti orizzonti sconfinati. Il bello è che una ricetta non esiste; forse proprio la parte più difficile è scegliere un percorso, tra i tanti possibili, il che implica l’abbandono di tante alternative che ogni giorno, una per volta, improvvisamente si rifanno vive e promettenti più di prima.