Ha scritto John Gruber a proposito dell’ultima WWDC:
La mia analisi di alto livello è che questo è il primo anno nel quale sembra che Apple sia riuscita a spingere un passo avanti tutte le proprie piattaforme.
E poi Above Avalon:
Apple ha saputo fare avanzare tutte le proprie categorie di prodotto nello stesso momento.
Come dire che se arriva qualcuno a commentare di Apple che pensa solo a iPhone e trascura Mac o amenità del genere, già è normalmente bizzarro, ma questo è proprio l’anno sbagliato.
Curiosa e mi scuso se vado un po’ fuori argomenti, la notizia che un consorzio di aziende produrrà distributori di numeri casuali, ovvero impredicibili, da fornire a chiunque possa averne bisogno.
I numeri casuali sono importanti in numerosi comparti tecnologici, a partire da sicurezza e privacy, e sono materia incomprensibile per la persona comune, per cui è significativo che si muovano in tanti per un servizio del quale alla fine beneficiano solo specialisti.
Gli autori di un certo sito sono convinti che Google gli rubi testi di canzoni. Come incastrare però Big G, in una rete dove la violazione del copyright è più praticata della colazione del mattino?
Hanno avuto un’idea lunimosa e hanno iniziato a alternare apostrofi tipografici con altri dritti, secondo uno schema che potesse servire come validazione dei risultati.
Effettivamente Google ha rubato quei testi ed è stata scoperta. Il tutto perché nella cultura aziendale è scarsissima l’attenzione alla tipografia e nessuno si è curato che gli apostrofi fossero corretti, prima d ripubblicare la refurtiva.
Per capire Apple, va letto John Gruber; per capire iPad, va letto Federico Viticci. Le sue prime riflessioni su iPadOS sono ineccepibili e diritte al punto.
Il quale è molteplice. L’articolo è molto lungo e contiene infiniti punti di interesse. I miei due preferiti sono (primo) l’evidenza che Apple aggiunge funzioni in ordine di priorità decrescente e l’avere abilitato il mouse o l’accesso a dischi USB non è riscattarsi da errori del passato, bensì avere già spuntato negli anni le altre voci più importanti della lista; secondo, Apple sta lavorando su iPad per creare una classe di macchine nuova nel concetto, ispirata a Mac ma completamente diversa nell’interpretarne le funzioni dentro l’interfaccia.
Non ho modo di verificare, tuttavia sembra vero: gli apparecchi Android sballano di quindici secondi sull’ora esatta.
Questa feature è nota dal 2009 e pare perdurare. Anche se il consenso sulla spiegazione è parziale e c’è chi sostiene altre motivazioni, il problema parrebbe essere il mancato rispetto dei secondi bisestili.
La rotazione della Terra rallenta impercettibilmente e di tanto in tanto le autorità che si occupano del tempo di riferimento universale (UTC) aggiungono all’anno un secondo in più.
È noto da tempo come Mac Pro sia stato progettato con il supporto di un Pro Workflow Team composto da professionisti di alto livello (award-winning artists and technicians) disposti a condividere il proprio modo di lavorare e persino progetti concreti.
Nel caso della musica, sono uscite da poco dichiarazioni di produttori che hanno lavorato per esempio con Madonna, Rihanna, Coldplay, Muse, Seal, Alicia Keys, Demi Lovato, o hanno composto musica per un film su Spiderman.
Non conosco il giapponese e il testo mi risulta incomprensibile, ma è sufficiente guardare le figure del blog Mac Otakara per capire che, dopo quattordici anni di onorato servizio, si prepara la pensione per Dashboard.
All’inizio l’idea dei widget scritti in HTML e poco più, capaci di galleggiare sullo schermo in una sorta di scrivania ausiliaria, sembrava promettente. Ci avevo investito una discreta quantità di tempo ed erano comparsi anche widget interessanti.
Interrompiamo momentaneamente le trasmissioni per fare grossi complimenti a Mastro35, che ha saputo pubblicare un proprio articolo su Real Python.
In inglese, fortemente tecnico, nel rispetto di linee guida rigide come sono solitamente quelle dei media anglosassoni, retribuito, su una testata autorevole e curata.
In Italia non sono molti quelli che possono ambire a un traguardo così e soprattutto raggiungerlo parlando di come realizzare interfacce a riga di comando in Python con argparse.
I critici di Mac Pro che lamentano la mancanza di innovazione di Apple, la sua indifferenza verso i professionisti (un insieme che usualmente include loro, i loro colleghi e i loro amici), i Mac che non sono più quelli di una volta eccetera, ci hanno tenuto nascosto un terribile segreto. Impossibile pensare che, dall’alto della loro competenza, non se ne siano accorti. Volevano essere i soli a saperlo.
Invece arriva questo Arun Venkatesan, che titola Il nuovo Mac Pro è un remix di design.
Dopo tante polemiche sul fatto che iPad sia o meno un computer e possa o meno sostituire il portatile, ho trovato impagabile questo tweet di Federico Viticci:
Guy sitting next to me at the airport and using a Surface was very interested in my iPad Pro setup. And yep, this is a Logitech MX Master 2S mouse with 5 programmable buttons paired with iPadOS via Bluetooth 😍 pic.twitter.com/QxwHQBhnDS
— Federico Viticci (@viticci) June 9, 2019 Il tipo seduto accanto a me in aeroporto con un Surface era molto interessato alla mia configurazione di iPad Pro.