Se gli AirPods fossero il prodotto di una società dedicata, quella società sarebbe ben posizionata tra le prime 500 della classifica di Fortune, davanti a nomi come Foot Locker, Motorola, Amd.
Poi uno dice che sono sciocchezze, che manca l’innovazione, che non nascono prodotti di rilievo, che sono solo cuffiette. Beh, starei a sentire interessato la spiegazione di come creare cuffiette sciocche, non innovative, e venderne cinquanta milioni di esemplari in un anno.
Per la serie Letture tanto epiche quanto futili adatte al mese di agosto consiglio la storia di come è nato il comando Unix pipe.
Pensando al mondo informatico di oggi appaiono come situazioni inconcepibili. Doug McIlroy, di lì a poco responsabile dei laboratori Bell nei quali è nato Unix, che scrive dovrebbe esserci un sistema di congiungere tra loro i programmi come si fa con le canne da giardino. Nel 1964.
È sempre tempo guadagnato leggere le statistiche sugli hard disk installati presso BackBlaze e anche l’ultimo appuntamento è stato all’altezza delle aspettative.
Il campione in esame contiene all’incirca centoottomila dischi rigidi, di cui vengono tenuti in conto i malfunzionamenti. Si possono leggere cose come questa:
Questi dischi [Toshiba MG07ACA14TA da quattordici terabyte) hanno avuto una partenza ballerina, con sei guasti nei primi tre mesi di utilizzo. Da allora si è verificato solo un altro guasto e il secondo trimestre 2019 è stato immacolato.
Ammetto che se le novità si limitassero al cambio di nome da FileMaker a Claris sarei preoccupato più che solleticato nelle mie nostalgie.
Leggendo il post dell’amministratore delegato, però, si colgono sostanza e una grande intuizione:
Invece di una singola offerta, costruiremo una raccolta di servizi mirati al potenziamento di chi risolve quotidianamente problemi.
È quello che vado scrivendo da anni con l’idea dell’automazione personale e che – non per niente occupa una carica come amministratore delegato di Claris – lui ha saputo esprimere con molta più precisione e sintesi.
Chi si ricorda che Apple basava troppo del proprio fatturato su iPhone e che quindi rischiava la dannazione una volta sparita la gallina dalle uova d’oro, ha avuto la conferma che si trattava di aria al vento. Nell’ultima relazione trimestrale, iPhone è passato dal cinquantasei al quarantotto percento del business aziendale.
A year ago, iPhone revenues were 56% of Apple’s Q3 revenues. This year they are 48%.
— MacJournals.com (@macjournals) July 30, 2019 Niente fuoco eterno, perché il fatturato, per quanto di un banale uno percento, è cresciuto.
La vecchia Microsoft doveva propagare Windows a tutto l’universo conosciuto calpestando qualunque cosa si trovasse sul proprio cammino. Quella nuova, chiamamola nuova, ha bisogno di fagocitare l’universo dentro la propria infrastruttura cloud e lascia, diciamo, liberi di usare qualsiasi cosa, purché dietro ci sia la sua mano amorevole. Diciamo.
Il nuovo non meglio del vecchio, neppure marginalmente, ed ecco un primo indizio. Tra gli appetiti della bulimica Microsoft figurava GitHub, la comunità indipendente degli sviluppatori, che ora indipendente non è più.
Sono faticamente arrivato a una paciosa indifferenza nei confronti di quanti scrivono cose indicibili sul Wi-Fi e sui presunti effetti nocivi che dovrebbe avere non si capisce come e non si capisce perché. Li lascio pascolare e ruminare in santa pace, mia e loro.
Con il 5G, invece, la follia è appena cominciata. Se esiste un metro di giudizio scientifico e utilizzabile come riferimento, è la classificazione della International Agency for Research on Cancer, che fa capo alla World Health Organization delle Nazioni Unite.
Avevo già usato una singola istruzione qua e là, ma un vero comando rapido deve concatenarne almeno tre, facciamo anche due se non è una conseguenza indotta dal programma. Ne ho messe insieme sette; una sciocchezza per chi usa a fondo i Comandi rapidi di iOS, però intanto ho cominciato.
Il mio Comando rapido copia nella Clipboard uno header completo necessario a Octopress per tenere in ordine questo blogghino. Uno header è fatto così:
Come la reporter Vanessa Hand Orellana di CNET, che ha visto su Apple Watch la notifica di irregolarità nel battito cardiaco ed è andata a farsi controllare in ospedale, dall’elettrocardiogramma di Apple Watch fatto su un dito ai dodici elettrodi della macchina tradizionale.
La cruda verità è che gli esiti dell’esame in ospedale corrispondono a quanto ha notato Apple Watch.
Niente truffe made in Cupertino gabellate per strumenti utili alla salute, niente alternative Android che costano-meno-e-fanno-le-stesse-cose, niente disillusione antitecnologica per neoluddisto contro qualunque apparato purché digitale.
Leggo che qualcuno si sta divertendo a azzardare il nome del successore di Tim Cook e allora divertiamoci, sul quando, dato che il chi mi interessa poco.
Cinquant’anni dopo il primo allunaggio umano e vent’anni dopo il debutto di iBook, prevedo che Tim Cook lascerà la poltrona di Ceo il 5 ottobre 2021.