Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

31 mar 2020

Uno Zoom dietro le quinte

Delle mille soluzioni di videoconferenza possibili emerge come preferenza assai diffusa Zoom, che non è esattamente il mio preferito (invece, Valarea per lavorare e Jitsi per chiacchierare), magari dopo un’occhiata all’elenco di server di iorestocasa.work, che può tornare utile).

Non linko Zoom perché è venuto fuori che la versione iOS trasmetteva dati a Facebook, anche se non si era iscritti a Facebook. Un aggiornamento passato poco dopo l’uscita della notizia ha eliminato il problema, solo che resta la licenza d’uso del programma, che praticamente consente a Zoom di fare un po’ quello che vuole in termini di rispetto della privacy.

30 mar 2020

A voi studio

Una banale verità di cui faremmo meglio ad accorgerci in questi giorni di videoconferenza obbligata. Al Roker, meteorologo statunitense, ha mostrato il proprio setup nel momento in cui causa coronavirus trasmette dal giardino di casa.

Due iPhone, un iPad, illuminazione Led, postazione microfonica.

29 mar 2020

Habemus cursor

Dichiaro ufficialmente che in questa casa entra una Magic Keyboard per iPad solo se qualcuno me la regala.

D’altra parte ammetto di ricevere feedback positivi dagli amici (Stefano per primo) e di leggere praticamente solo commenti favorevoli, a partire da quello più autorevole, di Federico Viticci:

28 mar 2020

Vite e dati

Man mano che procediamo verso il picco, si rende sempre più evidente l’inadeguatezza della raccolta dati. Qualcosa che nessuno dei nostri ineffabili governanti ha considerato, un tema alieno, remoto. Come può gente ferma al Ventesimo secolo avere consapevolezza della potenza dei dati, specialmente quando potrebbero salvare vite e lavori in più?

Invece ogni regione conta in modo diverso, probabilmente ogni provincia, forse ogni comune. È impossibile fare confronti sensati e disegnare una rappresentazione omogenea della situazione. Se l’azione sanitaria muta strategia in corso d’opera è chiaro che cambia i risultati, ma una buona rilevazione dovrebbe prevdedere i giusti correttivi. Invece appare evidente che di competenza in questo campo scarseggiamo, mentre negli uffici sanitizzati albergano piuttosto specialisti capaci di limare all’infinito il modulo di autocertificazione.

27 mar 2020

Sic transit MediaTemple

Ignoro quando verranno lette queste note, che accompagnano il trasferimento della mia famigliola web da MediaTemple a Linode.

La mossa somiglia a uscire da una palazzina condominiale per entrare in una villetta unifamiliare, di quelle che tanti si costruiscono almeno in parte da soli. MediaTemple è un disco virtuale fatto per lo hosting, dove basta nulla per avere un sito funzionante; Linode mette a disposizione una macchina virtuale, un computer completo che può anche, ovviamente, fare hosting. Potrebbe però fare qualunque altra cosa e per questo ha bisogno di essere configurato da zero o quasi.

26 mar 2020

Su la testa

Da Safari 13.1 su macOS e iOS/iPadOS 13.4, il browser di serie applica il blocco totale dei cookie di terze parti, annuncia il blog di WebKit. In altre parole, l’unico sito autorizzato a raccogliere informazioni sulla nostra navigazione è quello in cui ci troviamo.

Per quanto ne sappiamo, solo Tor è preimpostato nello stesso modo da prima che lo facesse Safari e Brave prevede alcune eccezioni nel suo meccanismo di bloccaggio.

Detto che Tor è una nicchia della nicchia, Safari è a oggi il browser più avanti nel proteggere la privacy dei navigatori.

25 mar 2020

Secondo stadio

È scomparso da poco Alberto Arbasino. Della sua sterminata produzione voglio ricordare un suo aforisma:

La carriera dello scrittore italiano ha tre tempi: brillante promessa, solito stronzo, venerato maestro.

Prendiamo ora Skype. La citazione, stavolta, arriva da Dave Winer:

Quelli che fanno Skype dovrebbero guardare la televisione via cavo. Che cosa c’è che non funziona? Perché così tanti esperti intervistati in remoto appaiono e si sentono così da schifo? Andiamo, si può fare meglio!

24 mar 2020

L’inghippo della profondità

Non mi ero reso conto del problema e potrebbe anche esserci una soluzione.

Alcuni bimbi della scuola materna si sono visti ieri tramite Jitsi e naturalmente c’erano le relative famiglie, un genitore, a volte due, fratellini sorelline e animali, viventi o simulacri.

(Sempre più convinto: Jitsi per il personale dove non ci sia modo di usare FaceTime, Valarea per il professionale. Il resto è dietro).

Tornando ai bimbi, betatester come nessuno, il problema dei moderni sistemi di videoconferenza è che funzionano meglio se si parla uno alla volta. Servono disciplina e diligenza, nonché tanta empatia e controllo per non interrompere (e sapersi interrompere). Chiaro che magari adulti motivati possono provarci con profitto, mentre con bambini (e relative famiglie) è impossibile. Tutti parlano con tutti.

23 mar 2020

Eppur non si muove

Deliziosa spiegazione di che cosa sta dietro meccanicamente e fisicamente al design della nuova Magic Keyboard di iPad Pro, da parte di Dr. Drang.

A chi si chiede se sia stabile, se funzioni, se non si ribalti eccetera risponde senza dare una risposta (le tastiere non sono ancora disponibili ai non iniziati) ma mostrando con chiarezza cristallina forze, pesi ed equilibri in gioco.

È anche una bella dimostrazione di come il design di prodotto sia ben più articolato di quanto si possa pensare. Nella testa di tanti, una tastiera è una tastiera.

22 mar 2020

La banda, bassotti

Dicono che quando la vita ricomincerà a scorrere senza l’occhio quotidiano alle curve epidemiologiche, molte cose comunque non saranno più come prima.

Immagino si riferiscano in primo luogo ai politici che si sono distinti nelle primissime fasi della pandemia per i loro comportamenti e pronunciamenti scriteriati.

Penso però ad altro e noto che per un mese Netflix ridurrà del 25 percento il proprio traffico dati sulla rete europea.

Una mossa similare viene adottata da Amazon.