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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

5 gen 2020

Gli assenti hanno torto

Altra perla dall’ articolo di Mit Technology Review dedicato al digitale che penalizza gli studenti: Secondo altri studi, gli studenti di college negli Stati Uniti che hanno usato laptop o apparecchi digitali nelle loro classi hanno fatto peggio al momento degli esami. Ohibò, pare grave. Sembrerebbe che sia meglio fare a meno del computer se si vuole avere successo all’università. Proviamo a continuare la lettura: Gli studenti che hanno sostenuto Algebra I online hanno fatto molto peggio di quelli che hanno frequentato il corso in persona.

4 gen 2020

Far finta di essere libri

Si accennava al discorso di Capodanno più interessante letto finora, quello di Fabrizio Venerandi sullo stato della nazione degli ebook. Triste stato e discorso ampiamente condivisibile. Parliamo di un fallimento generale a tutti i livelli, dall’ultimo lettore al primo dei programmatori, nel provare a superare il libro di carta anziché farne una copia in digitale e nel farlo perdere i vantaggi della carta intanto che si sprecano le opportunità del digitale.

3 gen 2020

Analisi illogica

Assieme agli anni Dieci possiamo lasciarci alle spalle anche gli analisti. Su Asymco Horace Dediu ha chiamato le carte in modo direi definitivo e il bluff regge solo per chi ci vuole credere ancora, a tutti i costi (letteralmente: si fanno pagare), chissà perché. In Analista, analizzati Dediu espone la verifica dei pronostici degli analisti sul titolo Apple a dodici mesi, formulate dodici mesi fa, confrontabili oggi con la realtà. Basta una riga:

2 gen 2020

Eterne domande bollenti

Edoardo ha anticipato gli anni Venti con un post su Facebook che ha suscitato alcuni commenti molto interessanti e che meriterebbero di portare la discussione lontano, anche sul versante del fare: Staccare la discussione da dove è originata non sta bene e riporterò lì le informazioni salienti di questo post. Il fatto è che Facebook è un luogo senza memoria e questo pretesto è ottimo per mettere già in modo ordinato alcune cose che altrimenti continuerebbero a ballare nella testa.

1 gen 2020

Classifiche atipiche

App che risultano essere le più inutilmente fastidiose nel momento in cui cambi computer da tasca, riparti da un backup e ti aspetti di essere operativo dal primo momento, senonché ti mettono in mezzo ostacoli procedurali di classico cattivo design: PosteID e WhatsApp a pari merito. Motivazione: invece di considerare i problemi di sicurezza di un cambio di apparecchio e risolverli con un design sagace al servizio dell’utente, scaricano sull’utente stesso ogni difficoltà di gestione, con la stessa mentalità degli uffici statali degli anni settanta.

31 dic 2019

Toccarlo piano

Sono finiti gli anni Dieci, non è finito il secondo decennio del secolo, a dispetto di qualsiasi cosa si leggerà. Proviamo a semplificare per il cenone: sono stati gli anni del touch. Gli anni Zero sono stati quelli dei social. Gli anni Venti saranno quelli della voce. Gli anni Novanta quelli di Internet. Gli anni Ottanta quelli del mouse. Gli anni Settanta quelli della tastiera. La storia umana degli ultimi cinquant’anni descritta attraverso le interfacce dominanti.

30 dic 2019

Apple contro il mondo

L’azienda più cenerentola, odiata e derisa dagli omologati è diventata in vent’anni il centro della tecnologia digitale e si capisce come i giudizi, se formulati da gente con una vita di informatica sulle spalle, possano non essere del tutto ragionati. C’è però un limite a tutto. Apple fa cose cattive, cose discutibili (che meritano una discussione) e cose buone. Come tutti. Quando fa cose buone in modo speciale, prende le distanze e vola via, da sola.

29 dic 2019

Una scuola a due piani

Dopo anni di comunicazione pro-tecnologia, stiamo entrando in un’epoca di comunicazione anti-tecnologia e che questo succeda anche parlando di scuola mi rende perplesso. Si prenda un articolo come quello di Mit Technology Review, mica gente scappata di casa: Come la tecnologia in classe tiene arretrati gli studenti. Gli educatori amano gli apparecchi digitali, ma ci sono poche prove che aiutino i bambini, specialmente quelli che ne hanno più bisogno. Vero che non siamo in Italia: da noi scrivere che gli educatori amano gli apparecchi digitali è falso almeno nell’ottanta percento dei casi e credo di essere ottimista.

28 dic 2019

La differenza tra otto e ottanta

Ho comprato iPad Pro lo scorso anno con l’urgenza di partire per la Polonia e non c’erano i tempi giusti per ricevere una custodia degna della macchina (un anno dopo, resta una delle migliori di sempre nella classifica personale). Per questo ho arraffato una custodiaccia asiatica da neanche dieci euro, con una sola proprietà che mi interessava: arrivava in tempo. Dopo un anno con la custodiaccia, babbo Natale mi ha omaggiato di una bella Symmetry Series 360 Folio Case di Otterbox e, se non è bello parlare di denaro riguardo ai regali, si nota che costa tipo dieci volte tanto la custodia che ho usato fino a qui.

27 dic 2019

L’ospite inatteso

La notte di Natale sono diventato proprietario a mia insaputa di un iPhone X. Uno dirà bella forza, già vecchio, neanche è più in catalogo. D’accordo su tutto, solo che usavo – appagato – un iPhone 5 e la distanza è comunque molta. Nel giro di un’oretta ho completato la transizione. Il novanta percento del tempo è stato preso dal backup su disco di iPhone 5, che ho ripristinato sul nuovo terminale.