iOS 14
renderà più difficile il tracciamento della navigazione degli utenti effettuato a loro insaputa e così Facebook ha deciso rappresaglia: sulle orme di
Epic che ha fatto escludere Fortnite da App Store,
ha aggiornato una sua app in modo che dovesse essere respinta sempre secondo le regole dello Store.
Il complesso dei commenti letti in queste settimane tende ad aggregarsi attorno a una posizione di questo tipo: Apple ha ragione nel merito (e
incassa neanche il quattro percento dei soldi che girano nell’ecosistema di App Store), ma con il suo comportamento sta recando danno agli utenti e questo è rischioso.
C’è qualcosa peggiore, per divisività e ambiguità del tema, di scrivere su scienza e fede? Sì: scienza e politica.
Perché la politica va per idee, ma i meccanismi della politica vanno per scienza. O dovrebbero ed è già la prima area di conflitto.
Votare, diceva un amico su Facebook, è l’atto politico per eccellenza. Certo. Contare i voti è aritmetica pura; non c’è niente di politico nel conteggio dei voti e, se c’è, puzza.
Tutti gli studenti e i docenti della Gallaudet University
saranno dotati di un iPad Pro con Apple Pencil e tastiera SmartFolio.
Gli studenti neri con disabilità potranno partecipare a un programma speciale Apple di agevolazioni per lo studio.
Gli studenti tutti potranno altresì imparare a progettare app bilingui, in inglese e linguaggio dei segni versione americana.
Di là sentono male, ma vedono lontano. Di qua, sarei felice di scoprire iniziative che valessero anche un terzo di questa. Chi sa, parli.
L’altro ieri Tim Cook ha compiuto i nove anni di amministratore delegato di Apple, da quando è succeduto in via definitiva a Steve Jobs.
Open Source Intelligence riporta
una risposta fornita a quell’epoca da Cook a chi chiedeva che direzione avrebbe preso l’azienda sotto la sua guida:
[Apple deve] possedere e controllare le tecnologie primarie che stanno dietro ai suoi prodotti.
In autunno vedremo i Mac con processore progettato da Apple; una evenienza che chiunque, anni fa, avrebbe neanche minimamente considerato. Ancora Cook:
Succede abbastanza spesso che qualcuno o qualcosa là fuori usi uno dei miei indirizzi iCloud per provare a iscriversi a qualche servizio. Mi arriva la richiesta di resettare la password, o di iscrizione a qualche servizio, la ignoro e ovviamente finisce tutto lì.
Se però arriva una richiesta di accredito di un account Fornite per un minore, sempre effettuata da un mio indirizzo iCloud, in questo
momento di conflitto tra Epic Games e Apple mette a rischio la possibilità di giocare a Fortnite su iOS, viene da pensare qualsiasi cosa.
Nel guardare alla giornata di oggi dal punto di vista degli avvenimenti presso Apple e dintorni, posso solo sposare appieno la
considerazione di Dr. Drang:
Uno dei maggiori vantaggi di non essere, né avere aspirazione a essere, un blogger Apple professionista è che non si sente l’obbligo di scrivere di qualsiasi vicenda salti fuori.
Voglio scrivere ogni giorno, parlo spesso di Apple e tutto sommato mi piacerebbe provare a essere un blogger Apple professionista (con un reddito basato su questa attività). Ma se lo fossi, comunque, non vorrei parlare di tutto quello che succede.
Goldman Sachs che
si fa disegnare un font su misura è il segnale chiaro che l’aspetto dei propri contenuti oramai quanto la sostanza.
Essendo una banca, arriva buona ultima. L’articolo dà abbondantemente conto di come lo abbiano già fatto infinite aziende importanti e anche più volte, tra cui naturalmente Apple che ha al suo attivo il recente font
San Francisco e che,
con il primo Macintosh, ha svelato al mondo che i computer potevano scrivere con un carattere diverso da quello della matrice di punti sullo schermo.
Ho frequentato la quinta classe primaria in una frazioncina di
Colleferro.
Era tutto differente da dove sono cresciuto. Si parlava italiano ma praticamente qualsiasi sostantivo e i verbi principali arrivavano dal dialetto.
Gli altri bambini sono stati gentilissimi e mi hanno spiegato tutto, una parola per volta, o non sarei sopravvissuto.
I piccoli bulli erano bulli veri, mica caricature da libro dell’infanzia. In compenso avevano anche un cuore d’oro, quando lo esercitavano.
Quando davo la disponibilità al
noleggio di iPad per giocarci a Fortnite, scherzavo.
Ora leggo di un’alluvione di
iPhone equipaggiati con Fornite in vendita su eBay appositamente per stare dietro al gioco di Epic.
Penso che molta di questa attività sia fittizia, però sempre maggiore di zero e la trovo surreale.
Diciamo che continuo a scherzare, ma intanto alzo la tariffa di noleggio.
Matt Birchler è molto soddisfatto dei suoi primi mesi con il servizio di posta elettronica
Hey. Ecco, infatti,
come ne parla:
Sto cercando di dire quella cosa che gli amanti di Apple conoscono da decenni: non è il numero di funzioni che hai, ma quanto bene sono state messe a punto.
Che bello rivedere un argomento tipico di tanto tempo fa, a proposito di un servizio che può piacere oppure no, ma rappresenta comunque una delle pochissime vere novità di questi tempi.