Arriva a GitHub una
notifica di richiesta di cancellazione di youtube-dl per violazione di copyright, prontamente esaudita.
youtube-dl è un programma Unix che permette di
scaricare i video da YouTube. Certamente ci sono usi del programma che possono essere discutibili, ma gli usi, non il programma in sé. Posso solo auspicare che venga perseguito chi approfitta illegalmente del servizio di YouTube. Poi esistono il
fair use, il possesso di media regolarmente acquistati, i video con licenza Creative Commons e tanti altri distinguo. Cancellare youtube-dl è un atto di censura arbitraria e stupida.
Il
nuovo aggiornamento di BBEdit contiene più di venti aggiunte, tra cui il recupero dei documenti che sono stati chiusi senza salvare (praticamente l’impossibilità di perdere dati); più di venticinque cambiamenti; più di sessantacinque bug fix.
En passant, è pronto per
Apple silicon. Funzionerà nativamente a massima velocità sulle macchine con processore Arm che iniziano ad apparire nel giro credo di tre settimane.
In un universo parallelo c’è chi si lamenta di applicazioni che ancora devono passare a sessantaquattro bit, dopo anni e anni e ancora anni. Sono sviluppatori e software house che vanno stimolati a portarsi in pari, toccandoli nel portafogli se necessario. Per il software obsoleto non devono pagare i compratori, ma i cattivi sviluppatori.
Capita che Apple si apra in modi impensabili ai tempi Steve Jobs. È il caso di
Come Apple si è organizzata per innovare, articolo su Harvard Business Review cofirmato da Joel Podolny, rettore di Apple University, la struttura voluta proprio da Jobs per preservare lo spirito, l’organizzazione e le regole che contribuiscono al successo dell’azienda.
Qualche anno la stessa Apple University era un mezzo segreto. Oggi Podolny illustra in chiaro dettagli del funzionamento dell’azienda che, pur non strategici e già in qualche modo conosciuti, non erano mai stati mostrati a questo livello di trasparenza.
Fuori tema per un giorno:
Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante è stato uno dei miei libri formativi, di cui raccomando la lettura a chiunque, sempre: è materia trasversale, non importa che cosa uno abbia studiato e, in larga parte, nemmeno se lo abbia fatto. È più importante essere curiosi, porsi domande. Costa 21,85 euro, con un bimestre di Netflix puoi espandere la tua conoscenza per anni, è quasi Natale, non dico altro.
La nostra umanità intrinseca concede chiaramente un bel po’ di chance all’amico smanettone che ci dice la sua sui progressi fotografici di
iPhone 12. Dopo averci amabilmente chiacchierato, tuttavia, andrei a leggermi
la prova di Austin Mann, perché oltre a essere umani è anche necessario essere razionali.
(Bonus: a
Glacier National Park ho avuto il privilegio di fare trekking per una settimana e, oltre che umani e razionali, ogni tanto è bello pure essere emotivi, e rivedere quei posti fotografati in quel modo è stato un tuffo al cuore).
A Venezia sono riusciti a fare funzionare persino il
Mose eppure, come testimonia Lorescuba che ringrazio, alla stazione di Venezia fanno fatica a calcolare l’Irql.

A dimostrazione che l’acqua alta è un bel problema, ma qualcosa si può fare, mentre altri fastidi più pervasivi e subdoli saranno assai più difficili da eradicare.
Siamo stati in gita nei boschi in cerca di castagne. Per arrivarci mi sono fatto guidare da Mappe.
Nella serata ho ripensato a un amico che ha installato
Immuni e da quel momento ha visto crollare l’autonomia di iPhone.
Gli ho proposto di verificare se il problema sia veramente Immuni oppure qualche processo impazzito, qualche app con problemi momentanei eccetera. Mi ha risposto che no, siccome l’aumento dei consumi coincide con l’installazione di Immuni, per forza si tratta di quella.
Della Sicilia ho ricordi stupendi, comunque pensavo a John e alle sue inimitabili
recensioni di macOS, allora Mac OS X e seguenti, su Ars Technica.
Rimangono inimitabili. Federico Viticci tuttavia ci va molto vicino con la sua
recensione di iPadOS e iOS.
Completamente da leggere anche se ci vuole molto. Lo stile di Federico è molto diverso da quello di John e può solo andare così, anche perché nel parlare di iOS e iPadOS è del tutto controproducente andare sotto il cofano della macchina, dove nulla sostanzialmente ci interessa.
Una nozione evidente: assistere a una presentazione di prodotto in persona ha tutt’altro sapere rispetto a guardarne una sullo schermo.
Un’altra nozione evidente: Anche dove ci fosse lo spazio in agenda, non è esattamente il momento migliore per recarsi ad
Apple Park per vedere la presentazione di un
nuovo watch o di un
nuovo iPhone.
L’attuale modalità di presentazione dei prodotti può non essere quella ottimale. In compenso, è il meglio che possiamo avere in questo periodo.
In diretta dal registro elettronico della scuola di Lidia.

Dicevano che non sarebbe stato possibile tornare a com’era prima. Invece niente è impossibile per la scuola.