Io lo so che WordPress fa funzionare un terzo dei siti di tutto il mondo, che lo usano milioni di persone, che è una piattaforma di successo planetario eccetera. Rispetto tutti e vedo siti enormi e bellissimi fatti con WordPress.
Però ecco, ieri ho perso un’ora per capire come mai non riuscivo ad aggiungere una discussione a un forum innestato in WordPress grazie all’ennesimo plugin, presumo messo a punto dal
Professor Nefario.
La multa punisce due pratiche scorrette. La prima è stata pubblicizzare vari modelli di iPhone come resistenti all’acqua secondo le specifiche di uno degli standard in vigore, senza precisare che i valori delle specifiche (per esempio, immersione a una profondità massima di due metri per massimo trenta minuti) riguardano prove condotte in acqua statica e pulita e quindi non rispecchiano le situazioni reali vissute dai consumatori.
Della trilogia dedicata da MelaBit al Cnr, decisamente con accenti tolkieniani quando si parla della lotta tra Bene e la Burocr… il Male, a me piace tantissimo e soprattutto il capitolo sull’
estrazione del testo da Pdf.
Mostra come veramente il computer possa diventare un amplificatore di intelligenza, se decidiamo di investirne un pezzo di nostra invece di limitarci a usare cose fatte da altri, per quanto geniali.
Gli altri due capitoli mostrano altrettanti modi possibili di buttarla via l’intelligenza, e dell’ingegno che va messo per fare comunque il proprio dovere seppure in un ambito dove il pensiero dominante va in direzioni differenti. Fanno da contraltare eccellente all’uso creativo e puntuale di
R e
RStudio Desktop, con una spruzzata di
awk e
LaTeX. Da leggere e studiare, per non diventare preda delle Forze Oscure che abitano empi uffici di enti pubblici.
Continuo a leggere cose su M1 per via di un effetto speciale: c’è più divulgazione su come funzionano i processori di quanta se ne sia mai vista dai tempi del 6502 di Apple ][. Parlare di che cosa c’è dentro un processore è diventato interessante, perché in questo caso gli altri processori sembrano indietro di un giro e forse più.
Poi ci fu il momento in cui iPhone doveva portarsi via tutta la torta e Apple smettere di occuparsi delle minuzie.
Poi, perfino watch. I servizi. Le fughe dei professionisti che abbandonavano la nave prossima ad affondare. La trasformazione, lo aveva detto Jobs, per qualcuno avrebbe potuto essere uneasy, non facile.
Dopo essermi asciugata e avere riordinato l’ego, ho deciso che avrei lasciato il mio Apple Watch Series 3 per Apple Watch SE. I modelli più recenti di Apple Watch hanno il riconoscimento delle cadute.
Sono di parte: si parla di Gödel e, per descrivere il teorema che lo ha posto tra gli immortali della matematica, si usa Lisp!
La cosa sorprendente è che dura il giusto, si capisce senza bisogno di sapere di matematica, è chiarissimo e oltretutto uno può anche guardare il codice Lisp prodotto, pure lui luccicante nella sua linearità.
Sì le specifiche, sì i benchmark, sì i big data. Rimane che nel computing sano di cui auspichiamo la diffusione, il focus sono le persone. Se avessi un euro per tutti quelli che si vantano della Ram che hanno installato sarei a bloggare a bordo piscina dai Caraibi; se lo avessi per quelli che dicono mi ha cambiato la vita (basterebbe anche un po’ di lavoro o di intrattenimento), al massimo sarei un po’ più abbonato a Netflix.
Oggi non è il compleanno di Gimp, ma lo è stato
pochi giorni fa.
È il programma di grafica bitmap che andrebbe usato e insegnato nelle scuole, che dovrebbe stare su qualsiasi computer regalato in occasione del passaggio alle scuole medie.
Ha ispirato numerosi concorrenti di Photoshop e ha ricordato a tutti che esisteva una alternativa all’omologazione.
Oggi è molto migliore di ieri, anche su Mac.
Merita sostegno materiale comunque ci sia possibile e passaparola positivo. Lo dice un adepto di Pixelmator, nel senso che abbiamo bisogno che esista Gimp anche quando non ne abbiamo bisogno.