Sicuramente una coincidenza, eh? Tuttavia, dopo avere constato che Asahi Linux riesce a fare girare su Apple Silicon giochi per Windows, i produttori di Cyberpunk 2077 annunciano una versione Mac del gioco.
È tanta roba, in quanto Cyberpunk 2077 promette di essere uno dei giochi più esigenti in fatto di potenza di calcolo e rendering.
Evidentemente i produttori hanno fatto qualche prova con Apple Silicon e con Metal e gli è piaciuto quello che hanno trovato.
Per quanto l’Audio Lab Apple abbia smesso da tempo di essere un segreto, fa sempre impressione tornarci in visita, stavolta accompagnati da MacDailyNews con il pretesto del recente riconoscimento di AirPods Pro come apparecchio di potenziale uso medicale.
Il percorso è abbastanza essenziale, tra la camera anecoica sospesa su molle per eliminare qualsiasi intrusione esterna e la sala con cinquanta altoparlanti per riprodurre in modo meticoloso l’esperienza quotidiana del sentire in qualsiasi ambiente.
Dopo avere ritrovato su GitHub l’articolo di Douglas Hofstadter che mi ha acceso la passione per il linguaggio Lisp, cerco più Lisp del dovuto e questo si riflette su queste pagine. Mi scuso, passerà.
Prima devo però passare dal post Spline Script di inconvergent, un programmatore che – in questa situazione – si occupa di generazione di scrittura a mano attraverso lo sviluppo di curve dette spline.
Esiste anche un campo di generazione di scrittura a mano tramite reti neurali, solo che l’argomento reti neurali in questo periodo si accosta male a contenuti che non siano roba rimasticata.
Dopo avere rischiato di perdere AppleScript nella transizione da Mac OS a Mac OS X e avere ringraziato il Los Angeles Times per la sua intercessione a favore del sistema di scripting che gli componeva il giornale semiautomaticamente, abbiamo preso una cattiva abitudine.
Siccome poteva andare peggio, ci siamo abituati a prendere con ottimismo quello che arriva di buono da Apple in fatto di scripting e fare buon viso a cattivo gioco quando invece il supporto latita.
Ho usato spesso i ritagli di testo selezionati dal browser e portati sulla scrivania, i Clipping. Mai mi è venuto in mente che avrebbe potuto avere una utilità poterli linkare, mentre invece c’è gente che lo fa e con profitto, come da post su Pixel Envy.
Nello stesso post, il sistema di linkaggio a una pagina specifica di un file Pdf e pure il rimando a un bookmarklet di Rogue Amoeba che assegna un link al testo che abbiamo copiato in memoria negli Appunti.
Tremilacinquecento euro sono una cifra molto alta per un apparecchio da usare in realtà aumentate o virtuale, come Vision Per equipaggiare una sala operatoria, invece, possono essere un affare.
Secondo Time, nell’ultimo mese alla University di California San Diego sono state effettuate non meno di venti interventi chirurgici laparoscopici con l’ausilio di Vision Pro e con un miglioramento clamoroso nella qualità del lavoro del chirurgo.
Nella laparoscopia tradizionale, chi opera guarda su un monitor le immagini riprese dalla telecamera inserita nel corpo del paziente, su un altro monitor i parametri vitali e nella realtà concreta deve confrontarsi con i risultati di radiografie o tomografie.
Non ci girerò intorno. Block Sort è un giochino perditempo, semplicissimo, all’inizio angelico e poi sempre più diabolico, giocabile veramente ovunque, basato su cubetti colorati da impilare in colonne di colore omogeneo.
Sono arrivato a completare il livello venticinque commettendo complessivamente quattro errori (uno nel tentare di risolvere il venticinque).
Come in certi bar dove il servizio va a mille a locale pieno e rallenta quando c’è poca gente, anche da queste parti la produttività rallenta quando la domanda si rilassa.
Il marketing di Adobe deve avere svolto uno stage presso Microsoft, a imparare i trucchi sporchi del mestiere e come profittare da un monopolio per combattere la concorrenza lecita in modo sleale.
La mossa di rendere completamente gratuita la app Fresco per iPad negli Stati Uniti sembra infatti da manuale, per cercare di strozzare ProCreate che nella comunità grafica è preferita.
In Italia la situazione è rimasta la stessa di prima: Fresco ha un livello gratuito e acquisti in-app basati su abbonamento per avere tutte le funzioni disponibili.
In effetti, quando uno dice il computer è mio e voglio farci quello che voglio, si potrebbe obiettare almeno te lo sei costruito?
Che è, come minimo, impegnativo.
Capire le basi e padroneggiarle è invece tutt’altra faccenda. Ho provato timidamente Nandgame e trovo che abbia un potenziale educativo pazzesco, oltre che un potere consistente di intrattenimento riflessivo per un appassionato desideroso di fare un passo avanti. O indietro, verso le radici autentiche del computing.
Abbastanza ordinario, per quanto sempre divertente, il trucchetto ricordato da OSXDaily per abilitare le animazioni al rallentatore su macOS, apparentemente disabilitate per default da qualche versione in qua.
Chi non ha provato almeno una volta a mandare qualcosa nel Dock tenendo premuto Maiuscolo così da osservare l’azione rallentata? Ci abbiamo provato tutti. Ecco.
Mi stupisce di più un altro link sempre di OSXDaily, vecchissimo, che però promette di abilitare il rallentatore in modo permanente.