Non voglio accendere un dibattito sulla Net neutrality o peggio buttarla in politica.
Solo fare rilevare che l’ente di amministrazione dei domini Internet libici ha deciso che possono esistere siti .ly solo se rispettano la legge coranica e che i domini lunghi fino a quattro lettere sono riservati a imprese e organizzazioni libiche.
Riferisce Ben Metcalfe che queste norme fattuali non rispecchiano la lettera del regolamento ufficiale libico; che la Sharia, la legge islamica, è tutta una interpretazione, differentemente dalla giurisprudenza cui siamo abituati; e che l’essere già proprietari di un dominio nel mirino significa sostanzialmente nulla.
A parte lo specifico, è interessante notare che avere una strategia aziendale sui nomi di dominio, sempre più, implica un confronto con la realtà globale che prima era sconosciuto. Un sito aziendale .ly che mostri la foto di una dirigente non velata è a rischio. Un Url abbreviato da bit.ly su Twitter che porti, orrore, a una convention con immagini di femmine in tailleur è passibile di censura. E se domani l’Unione Europea, stanca di esercitare il potere della Commissione per regolamentare la curvatura dei cetrioli, decidesse di stabilire che cosa può comparire sui siti .eu?