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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

30 mag 2016

Leggere il passato

Ogni tanto sento preoccupazioni per come le informazioni digitali che creiamo verranno preservate per i posteri, e come saranno leggibili se mancheranno le macchine originali che le hanno create eccetera.

Poi vedo ZEsarUX. Non l’ho ancora provato estesamente, ma una scorsa alle specifiche lo presenta come l’emulatore Spectrum più completo e versatile che sia uscito finora. Dire Spectrum è pure riduttivo, dato che il numero delle macchine effettivamente emulate va ben oltre.

ZEsarUX funziona ovunque, persino su Raspberry Pi, un computer da cinque dollari i cui piani di costruzione sono pubblici. Ha a disposizione una platea potenziale approssimativa di un miliardo di computer. Ovvero, l’emulatore Spectrum potrebbe essere teoricamente essere duecento volte più diffuso dello Spectrum originale, che vendette cinque milioni di unità. Ovviamente l’emulatore esegue qualsiasi programma creato per Spectrum. Arrivare a un enorme archivio di programmi per Spectrum costa a chiunque una veloce ricerca su Google e niente più.

Come proprietario e assiduo utilizzatore di ZX Spectrum, sono interessato al lato retroinformatico della faccenda e mi piace moltissimo trovare esemplari di Spectrum ancora in funzione. Ma sono rarità; in una casa tipica di oggi, posato uno Spectrum funzionante davanti ai proprietari, mancano le tecnologie di base per farlo funzionare. Mentre in tutte le case tipiche di oggi è presente la tecnologia per fare funzionare l’emulatore.

Tradotto: il software per Spectrum è stato brillantemente conservato e i programmi scritti trent’anni or sono sono a piena disposizione di chiunque li voglia eseguire. Comprese persone adulte e vaccinate che quando c’era lo Spectrum nei negozi, neanche erano nate.

Le preoccupazioni mi sembrano allora eccessive, o frutto di timore disinformato.

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